torna alla home page
prossimo appuntamento
Sezione Incontri
Sezione Installazioni
Sezione Musica
Sezione Teatro
Precedenti edizioni
Galleria fotografica
Relazioni degli incontri 2012  Calendario generale 2013 
 

Sei in > Home > Precedenti edizioni > Edizione 2012 > l'incontro del 18 febbraio 2012

L'arte contemporanea sulle tracce del Beato Angelico

La Chiesa degli Artisti a piazza del Popolo ha ospitato l'incontro "In dialogo: fede e arti figurative".

Sabato 18 febbrio alle 19,30, nella memoria liturgica del Beato Angelico, patrono degli artisti, sono intervenuti monsignor Timothy Verdon, direttore dell'Ufficio Arte sacra e beni culturali dell'arcidiocesi di Firenze, Francesco Buranelli, segretario della Pontificia commissione per i Beni culturali della Chiesa, Gregorio Botta, vice direttore di Repubblica oltre che artista, e l'artista Gustavo Aceves.

L'incontro, moderato dalla giornalista Safiria Leccese, ha approfondito la figura del Beato Angelico, il pittore domenicano che cercò di fondere i principi rinascimentali della costruzione prospettica e dell'attenzione alla figura umana con i vecchi valori medievali quali la funzione didattica dell'arte e il valore mistico della luce. Traendo spunto dal magistero dei Pontefici del '900 sul rapporto tra arte e fede, il convegno ha affrontato quindi il tema del misticismo e della religiosità nell'arte contemporanea, mettendo in risalto il rinnovato interesse degli artisti del nostro tempo a riscoprire il sacro.

Il dialogo di sabato si inserisce nella serie di incontri del progetto "Una porta verso l'Infinito. L'uomo e l'Assoluto nell'arte", che prevede per l'anno 2012 un calendario ricco di eventi dedicati alla musica, al cinema, al teatro e alle arti figurative.

«La potenza della pittura del Beato Angelico, capace di descrivere la luce come "orizzonte spirituale ed eterno" – spiega Francesco d'Alfonso, direttore artistico del progetto promosso dall'Ufficio comunicazioni sociali in collaborazione con il Pontificio consiglio della Cultura – porta ad una riflessione più generale sulla ricerca artistica, su quella "necessità" senza tempo che l'arte affronta anche ai giorni nostri. Lo splendore metafisico della luce nelle opere dell'artista diventa l'ideale punto da cui muove la tendenza che giunge fino a tutti gli artisti contemporanei che hanno condotto un processo di smaterializzazione dei corpi, portando avanti una ricerca intorno alla luce.
Ne emerge la volontà di evidenziare l'anima infinita dell'arte, chiamata ad assumere un ruolo culturale ed etico, come ad illuminare di senso umano la realtà e la storia dell'uomo».